Testata: Mensile Espansione
L’avvocato Pelosi è stato ammesso negli Usa come Foreign Legal Consultant. Unico europeo in Florida.
Troneggia imponente appena a una parete la bandiera del sommergibile Torricelli. Se le cose avessero un’anima, forse chiederebbe di tornare in mare e vivere ancora i giorni della gloria. Invece se ne sta lì, nell’atmosfera ovattata di uno studio legale, pronta però a raccontare una storia di guerra e di onore. Il vessillo appartiene a Giancarlo Pelosi, avvocato di Milano, discendente di un nobile famiglia di origine ligure, poi stabilitasi nel Seicento a Montella nell’Avellinese. E’ figlio di Salvatore Pelosi, che entrò quindicenne nell’Accademia Navale e salì i gradini di una bellissima carriera militare conclusa nel 1969 quando con il grado di ammiraglio di squadra, ricopriva l’incarico di Comandante in capo del dipartimento Militare Marittimo dello Ionio e Canale d’Otranto e quello di Presidente del Consiglio Superiore delle Forze Armate.
Nel giugno del ’40 Salvatore Pelosi, al comando del sommergibile Torricelli dislocato nel mar Rosso, si scontrò con gli Inglesi, riemergendo dopo tre giorni di inseguimenti.
Combatté contro cinque unità nemiche. affondò un caccia e una motocannoniera, mentre gli avversari non riuscivano a colpirlo. La lotta era comunque impari, e lui scelse di autoaffondarsi, deciso a morire con il suo sommergibile. Fu salvato dal suo equipaggio e gli inglesi, ammirati dal uso valore, gli tributarono l’onore delle armi. Cinquant’anni dopo, nel ’90, la Marina Italiana ha dedicato a questo eroe d’altri tempi un sommergibile, appunto il Salvatore Pelosi.
Il figlio, Giancarlo Pelosi, laureato in legge a Messina nel 1971, approda a Milano nel 1985. Nel marzo 2001 è stato ammesso come Foreign Consultant (avvocato straniero che può esercitare la professione in USA, nel suo caso in Florida, dove ha aperto uno Studio a Miami), unico professionista europeo che al momento può fregiarsi di questo titolo nello Stato peninsulare.
Un bel traguardo soprattutto se ricordo i miei primi, difficili anni di lavoro.
A Milano però nell’84 riesce a entrare nei giri della finanza e si occupa di consulenza societaria e fiscale per Tecnimont e Montedison. Prima, dal 79 all’84, ha già fatto il pendolare con gli State, dove ha collaborato con l’importante studio legale Nixon, proprio quello dell’ex presidente statunitense. In quegli anni si è dedicato al diritto americano e ha iniziato a inquadrare l’obbiettivo che svilupperà anni dopo: capire come aiutare le società italiane a sbarcare in USA.
Tutto questo senza incorrere in brutte avventure, perdere tempo e danaro, causa l’errata conoscenza delle norme di quel Paese. La strada statunitense viene ripresa dopo Tangentopoli, quando i grossi gruppi industriali e finanziari italiani devono affrontare la bufera. Nel 1995 il trasferimento in Florida, scelta strategica, dato che lo Stato è proteso verso l’America Latina e i suoi importanti mercati.
Oggi si divide tra Italia e Stati Uniti, sempre tenendo ben in rotta la sua mission: indirizzare e soccorrere gli imprenditori italiani che vogliono conquistare il mercato americano.
Lo Studio Pelosi Law Firm si occupa di tutta la problematica legale, consiglia la costituzione societaria più adatta e spiega la diversità della “law” americana rispetto allo “ius” italico. Inoltre come Foreign Legal Consultant può offrire consulenza legale pure ad americani interessati a investire in Europa, o ancora può assistere statunitensi di origine italiana che hanno interessi nel nostro Paese e necessitano quindi di un legale con doppia sede. Tra le imprese che grazie a Pelosi hanno affrontato con successo la nazione yankee, Ducati Domotique, leader nel settore apri cancelli, per la quale ha creato tutta la distribuzione negli Stati Uniti. L’azienda oggi negli Usa partecipa alle importanti fiere di Chicago, una a Miami e una a Fort Lauderdale.
di Oletta Citterio